pa raveena

Siamo a fine del 1911, quando un gruppo di importanti personalità di Faenza (circa 22), per rispondere alle necessità sanitarie della popolazione fondano la “Società di Pronto Soccorso” la prima di questo genere in tutta la Romagna.
L’idea di costituire nuclei volontari di soccorso sanitario in Romagna nacque durante i lavori del 6° Congresso Nazionale delle Associazioni di Pubbliche Assistenza e Soccorso tenutosi a Bologna agli inizi del 1911.
Si poneva già allora il bisogno di soccorrere e trasportare al più vicino Ospedale le vittime dei pochi incidenti stradali e dei tanti infortuni della vita quotidiana. Motore ed animatore di questa esperienza Faentina fù il Dott. Angelo Lama. Si formarono le prime squadre di volontari che partendo da P.zza della Molinella, con le loro lettighe a mano, svolsero il loro primo servizio di soccorso l’11 Maggio 1911.
L’infaticabile Dott. Lama nel 1915 si attivò per fondare un ente simile anche a Ravenna, ed ottenne di quest’ultimo l’erezione in ente morale nella seduta del Consiglio Comunale del 18/2/1921. Il simbolo del Pronto Soccorso di Ravenna è rappresentato dalla classica pigna inscritta in una transenna Bizantina, con il motto “HIS NON CEDO MALIS” (voi non cedete al male) che è presso la cancellata della Tomba di Dante.
Altre Società si costituirono a Granarolo Faentino 1912, a Rimini 1914, a Forlì 1920 e Modigliana. S’intende che questi enti disponevano di mezzi molto semplici, una, massimo due, lettighe a mano dette anche di volata, o trainate da bici, raramente da cavalli o moto.
La prima autolettiga della Romagna fù inaugurata a Faenza il 20/02/1921. Nel 1926 inaugurarono la loro prima ambulanza la Croce Verde di Rimini, sempre nel ’26 arrivò a Faenza il secondo mezzo un FIAT 505F a due barelle centrali targato RA2240.
Diverse furono le attività collaterali di queste società tra cui primeggia sempre quella di Faenza, ricordiamo: 1ª classificata al Concorso Internazionale di preparazione fisica a Firenze nel 1924; seconda al Concorso Internazionale di Como 1927; terzi al Concorso di Savona del 1929; partecipazione alla manifestazione di Prato nel 1921 (con trasferimento andata e ritorno attraversando il passo della Colla in bicicletta).
In base all’esperienza maturata nell’opera di aiuto alla popolazione dopo, il terremoto a Canaglia nel 1929, si costituì una squadra di salvataggio (una rudimentale Protezione Civile) per grandi calamità, quali terremoti, inondazioni e incendi, composta da scavatori, pompieri e barellieri.
Siamo alla fine degli Anni 20 e a Faenza sono inscritti quasi un migliaio di soci, ciò gli permise di rinnovare le attrezzature, la sede, la camera di medicazione e la colonia elioterapica. Ai concorsi sanitari e ginnici la squadra vinceva ovunque. Oggi possiamo dire che si portò come numero e qualità tra le migliori d’Italia.
Ma tutto ciò non passò inosservato e nel 1930 Mussolini decreta “ lo scioglimento della Associazioni pubbliche di Assistenza e le relative attività patrimoniali destinate alla Croce Rossa Italiana che si sostituirà nei compiti dei sodalizi disciolti”. Così fù, fino al 1946, quando le Associazioni ripresero, pur fra mille difficoltà, le loro attività.
Questa frase è tratta da un opuscolo di propaganda “PRO AMBULANZA AUTOMOBILE” del 1914 in occasione di una cerimonia civile al Teatro Masini: “La cerimonia è sentimentale e tale dovrebbe essere al parola dell’oratore, il quale è spiacente di non poter forse interpretare l’uditorio, come desidererebbe, di non poter esprimere la gratitudine che è nel cuore di tutti per l’opera data dai militi della pietà nobilmente generosa, che ad ogni caduto fraternamente soccorre. Certi sentimenti, come questi, non si possono analizzare: il provarvisi sarebbe una profanazione, come il togliere petalo da una rosa per sentirne meglio il profumo.